L’efficacia del Flusso Digitale in implantologia
Cos’è il flusso digitale in implantologia e in protesi? Negli ultimi anni l’informatizzazione sta cambiando le procedure di lavoro anche in ambito odontoiatrico, portando alla semplificazione di alcune procedure e rendendo i manufatti protesici estremamente precisi.
Grazie alle attuali tecnologie, è possibile rendere le sedute di implantologia più sicure e meno invasive, semplificando anche gli interventi più difficili.
Per flusso digitale si intende la possibilità di creare un modello virtuale della bocca del paziente. Su questo modello viene pianificato l’intervento e viene costruita la protesi, ancor prima che il paziente venga sottoposto all’intervento.
I passaggi necessari sono:
- Modello virtuale della bocca: attraverso una telecamera intraorale, si crea un modello virtuale della bocca del paziente (prima si otteneva facendo le impronte tradizionali);
- Modello virtuale delle strutture ossee: attraverso l’esecuzione di una TAC digitale, si crea un modello virtuale delle strutture ossee che dovranno accogliere gli impianti;
- Pianificazione virtuale della posizione implantare: i due modelli precedenti vengono uniti insieme e si può procedere alla pianificazione degli impianti. Si sceglie quindi la posizione più idonea, la lunghezza e il diametro degli impianti che sarà necessario utilizzare;
- Costruzione virtuale della protesi: si costruisce sempre virtualmente la protesi, stabilendo la posizione e la forma dei denti e delle gengive.
A questo punto il nostro laboratorio odontotecnico stampa in 3D la protesi progettata al computer e la dima chirurgica. Quest’ultima è una mascherina munita di fori, che funge da guida al posizionamento degli impianti, trasferendo al chirurgo le informazioni che riguardano la posizione e le caratteristiche degli impianti.
In questo modo, il giorno dell’intervento il chirurgo posizionerà gli impianti, sapendo già in anticipo quali dimensioni utilizzare e l’inclinazione adeguata. Inoltre questa è una procedura che può essere eseguita flapless cioè senza spostare la gengiva, facendo solo un piccolo foro dove pianificato. Questo consente di ridurre, se non azzerare, i disagi post intervento.
Il vantaggio maggiore per il paziente è quello di posizionare già a fine intervento la protesi, azzerando i tempi necessari alla costruzione e consegna della protesi (solitamente circa 48 ore). In questo modo il paziente a fine intervento esce dallo studio con pochissimo disagio e con i suoi denti fissi.